Nelle scorse settimane sono stati consegnati due esemplari di tarabuso al CRAS del Parco dell’Adamello. Uno è stato trovato in alta Valle Camonica mentre l’altro a Brescia.
Entrambi gli individui erano totalmente denutriti ed estremamente magri, a fatica si reggevano sulle zampe.
E’ molto probabile che la siccità che ha interessato il nostro paese in questi mesi, ha reso estremamente difficile per questi animali reperire cibo sufficiente per poter intraprendere la migrazione. Infatti, il tarabuso, è una specie altamente esigente in termini di habitat, poiché predilige la presenza di estesi canneti e aree paludose ove reperire cibo e trascorrere le giornate nel fitto della vegetazione. Il ridotto numero di zone umide presenti in Italia e la siccità di questi mesi, se unita alle elevate esigenze ecologiche della specie, hanno determinato condizioni estremamente difficili per questa specie.
L’arrivo al CRAS di due individui di Tarabuso da due zone differenti della provincia nell’arco di 24 ore, è probabilmente un chiaro segnale di quanto i cambiamenti climatici in atto possono impattare su specie così sensibili. Si ricorda che il Tarabuso è inserito nell’All. I della Direttiva Uccelli ed è considerato in Pericolo (EN) nella Lista Rossa Nazionale.
Gli animali, dopo le cure del caso sono stati liberati nella R.N. Torbiere del Sebino, tra le aree più idonee per la specie dove è assai probabile che sosteranno per qualche giorno e poi riprenderanno la loro migrazione.
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