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Carassio

Carassio

Carassius carassius – specie alloctona invasiva

 

Classe: ActinopterygiiImmagine

Ordine: Cypriniformes

Famiglia: Cyprinidae

 

Descrizione: il corpo di questo Ciprinide è robusto, tozzo e sviluppato in altezza a formare una gobba particolarmente evidente appena sopra il capo. Il muso è corto e robusto, la bocca è di piccole dimensioni, le labbra sono poco carnose e prive di barbigli. Le squame sono di grandi dimensioni. La colorazione del dorso è scura, i fianchi sono giallastri con riflessi bronzei, mentre il ventre è chiaro. La livrea può variare dal rosso all’arancio, dal giallo al bianco. Le pinne dorsali e caudali sono brunastre, le altre possono presentare riflessi rossastri. Le dimensioni massime che può raggiungere sono nell’ordine di 45 cm di lunghezza e 3 – 4 kg di peso.

 

Ecologia e contenimento: di origine centro europea, è un vorace consumatore di uova e molto competitivo nei confronti della tinca (Tinca tinca) e della scardola (Scardinius erythrophthalmus), tanto da causarne locali estinzioni.

 

Come la carpa e la tinca in inverno si infossa rallentando al massimo il metabolismo ed entrando in una sorta di letargo.

La riproduzione avviene in giugno in acque basse ricche di vegetazione, quando la femmina depone circa 50.000 – 100.000 uova per chilogrammo di peso corporeo che vengono immediatamente fecondate dal maschio. Di solito iniziano la frega agitando l’acqua con vibranti colpi di coda.

Di comportamento gregario, soprattutto in fase giovanile, predilige le acque poco profonde ricche di vegetazione e fango.

 

Nella Riserva è una specie invasiva ed è presente in notevole quantità tanto da essere oggetto di misure di contenimento.

 

Gli esemplari catturati in Riserva di questa specie non possono essere di nuovo immessi e devono essere soppressi.