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Falso indaco

Falso indaco

Amorpha fruticosa – lista nera delle specie vegetali alloctone (L.R. 10/2008)

 

Classe: MagnoliopsidaImmagine

Ordine: Fabales

Famiglia: Fabaceae

 

Descrizione: arbusto dall’odore fetido originario del nord America, introdotto in Europa negli orti botanici nel corso del Settecento, si è definitivamente naturalizzato in Lombardia dopo il 1850. La sua diffusione è stata determinata dalla sua coltivazione come pianta da giardino e per l’utilizzo dei rami in sostituzione del vimine.

Molto simile alla robinia (Robinia pseudoacacia, anch’essa una Fabacea), presenta i giovani rami sparsamente tomentosi, ovvero coperti da una peluria grigia. Le foglie sono composte ed imparipennate, di colore verde chiaro, con foglioline obovate a margine liscio. Fiorisce tra giugno e luglio con degli appariscenti racemi a forma di spiga, portanti numerosissimi fiorellini di colore violetto. Il frutto è un legume coperto da grosse ghiandole, contenenti uno o due piccoli “fagioli” bruni.

 

Ecologia e contenimento: in torbiera questa specie si insedia soprattutto lungo le sponde, dove causa una cospicua diminuzione della biodiversità. Come tutte le Fabaceae è una pianta azotofissatrice, in grado di arricchire il substrato dove vegeta di sostanze azotate, grazie alla simbiosi con dei batteri localizzati in speciali organi (tubercoli) delle radici: il risultato è la proliferazione di specie nitrofile a discapito della vegetazione ripariale autoctona, banalizzando l’ecosistema.

 

Sebbene il falso indaco sia una specie esotica indesiderata, in Riserva rappresenta l’ambiente ideale per la colonia di nitticore (Nycticorax nycticorax, una specie di airone) che vi si è installata ormai da alcuni anni con numerosi nidi.