Chroicocephalus ridibundus – status IUCN: LC
Ordine: Charadriiformes
Famiglia: Laridae
Riconoscimento: il gabbiano comune adulto è tutto bianco, con le ali grigio chiaro con punte nere e il capo nero, mentre il giovane è screziato di marrone. In estate gli adulti si adornano di un bel cappuccio nero – marrone che ricopre testa e gola, lasciando più scoperta la nuca, mentre l’occhio è bordato da un sottile anello bianco. In inverno il cappuccio lascia posto ad una piccola macchia scura ai lati della testa.
L’apertura alare arriva fino a 110 cm, il corpo è lungo 35 cm.
Ecologia: il nome scientifico del Genere deriva dal Greco e significa letteralmente “testa colorata”, in riferimento al cappuccio estivo, mentre l’epiteto di specie deriva dal Latino e significa “sghignazzante”, per via dei sui rumorosi vocalizzi che ricordano una risata.
Frequenta ambienti palustri, fiumi, coste marine, lagune, laghi e in inverno marcite, campi coltivati e discariche.
Il gabbiano è onnivoro e non disdegna i rifiuti alimentari o rubare il cibo ad altri uccelli o consimili (cleptoparassitismo).
È una specie gregaria, che nel periodo riproduttivo diventa più territoriale: l’accoppiamento avviene tra febbraio e marzo, con un rituale di corteggiamento che prevede il rigurgito di cibo da parte del maschio per la femmina. Le uova, in numero di 1 – 3, sono deposte in un nido costruito con materiale vegetale. I giovani impiegano due anni per raggiungere la maturità sessuale.
La Provincia di Brescia è un importante sito di svernamento per i Laridi, soprattutto gabbiano comune, gabbiano reale (Larus michahellis) e gavina (Larus canus), i quali hanno l’abitudine di riunirsi in gran numero al tramonto per spostarsi a dormire sui principali laghi mentre all’alba, sempre in gruppo, raggiungono discariche e zone in aperta campagna per nutrirsi.
In Riserva si possono comunque vedere vari gabbiani, specialmente in autunno e inverno, mentre in estate rimangono solo pochi individui. Un dato di elevato interesse è a presenza di una coppia nidificante stabilmente nelle Lame da diversi anni.
Distribuzione: specie molto diffusa, si può trovare in Eurasia e lungo la costa atlantica del nord America. In Italia è diffuso si tutto il territorio, con le popolazioni della pianura Padana, Sicilia e Sardegna tendenzialmente stanziali e nidificanti, mentre quelle delle aree più interne svernano sulle coste.
Per informazioni aggiornate sullo stato della popolazione in Riserva consultare la relazione ornitologica del C.T.S. più recente.