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Luccio

Luccio

Esox lucius

 

Classe: ActinopterygiiImmagine

Ordine: Esociformes

Famiglia: Esocidae

 

Descrizione: ha il caratteristico capo a forma di “becco d’anatra”, dotato di circa 700 denti robusti e acuminati. Presenta ventre bianco giallastro, dorso verde – bruno maculato scuro, con un aspetto più allungato negli esemplari che vivono nelle acque correnti e più tozzo nelle acque ferme.

 

Ecologia: il luccio predilige acque lente o con corrente moderata, fondo tendenzialmente sabbioso o fangoso, con abbondante vegetazione sommersa, sia piante acquatiche sia tronchi e alberi caduti. Essendo un predatore utilizza tali ambienti per nascondersi in attesa di sferrare l’attacco alle proprie prede.

È presente sia nel basso corso dei fiumi che nei laghi prealpini oltre ad abitare ambienti di sorgiva, stagni o cave. È in oltre in grado di popolare anche le acque salmastre.

Si tratta di un pesce fortemente territoriale e tendenzialmente sedentario, anche se può spostarsi anche di molti chilometri per cibarsi o raggiungere le zone di riproduzione.

Nella fase giovanile si ciba di invertebrati acquatici, anfibi, piccoli rettili, crostacei e, in alcuni casi, pulcini. Per territorialità può anche predare individui poco più piccoli della sua taglia dalle stessa specie.

Il maschio raggiunge maturità sessuale a 2 – 3 anni, mentre le femmine impiegano un ulteriore anno. Durante il periodo riproduttivo i lucci si spostano nelle aree idonee alla deposizione, ambienti con grande presenza di vegetazione dove le uova possono restare attaccate fino alla schiusa. Una femmina può essere contesa da più maschi, che ingaggiano scontri anche mortali a causa delle ferite provocate dai denti. Il periodo riproduttivo coincide tra febbraio e maggio, in base alla temperatura dell’acqua, di almeno 13 – 14 °C, e dal fotoperiodo (rapporto tra ore di buio e luce). Ogni femmina depone in media 20.000 uova per chilo di peso.

Le larve dopo la schiusa rimangono attaccate alla vegetazione sommersa o alle piante acquatiche fino al riassorbimento del sacco vitellino, dopodiché incominciano a nutrirsi di piccoli crostacei e invertebrati acquatici.

 

Distribuzione e conservazione: la specie è cosmopolita e si può trovare in Eurasia, dalla Francia alla Siberia, compresa l’Asia minore, e nei grandi laghi e fiumi del Nordamerica. È diffuso in tutta Italia.

 

Il luccio negli ultimi anni risulta in forte diminuzione sia per l’impatto umano sui sistemi acquatici, sia per la competizione con altre specie alloctone che sono state introdotte nelle nostre acque.