Sylvilagus floridanus – specie alloctona invasiva
Ordine: Lagomorpha
Famiglia: Leporidae
Descrizione: pecie di origine Nordamericana, differisce dalla lepre comune (Lepus europaeus) e dal coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) per la lunghezza decisamente inferiore di orecchie e coda.
Ecologia e contenimento: agli inizi del 1966 vennero liberati nel comune di Pinerolo (Torino) sulle rive del torrente Pellice alcuni esemplari, pare tre maschi e nove femmine, importati dagli Stati Uniti. In pochi anni a causa dell’elevato tasso di riproduzione la specie si diffuse nella zona, mentre successive e ripetute immissioni per fini venatori da parte di privati e delle stesse amministrazioni pubbliche hanno consentito l’occupazione di nuovi e più ampi territori.
Le femmine possono avere da 2 a 4 nidiate all’anno, e i giovani raggiungono maturità sessuale a 4 – 5 mesi.
Si nutre di vegetali verdi in estate e in inverno di germogli e ramoscelli, entrando in competizione con la lepre comune e il coniglio selvatico e danneggiando le coltivazioni.
È serbatoio di malattie delle quali è portatore sano: la mixomatosi, una malattia causata da virus che colpisce i conigli domestici e selvatici, la malattia emorragica virale del coniglio (MEV/RHD), una malattia causata da un virus che colpisce sia il coniglio selvatico che il Genere Lepus, e la european brown hare syndrome (EBHS – “sindrome della lepre europea” o “epatite virale delle lepri”), causata da un virus che colpisce il Genere Lepus. Può trasmettere all’uomo funghi dermatofiti del Genere Microsporum.
In Riserva è presente in maniera massiccia ed è facilmente visibile ovunque, tanto da dover far pensare di attivare misure per il suo contenimento. I giovani possono cadere preda dei rapaci.