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Nibbio bruno

Nibbio bruno

Milvus migrans – specie protetta Direttiva Uccelli (All. I) e Legge 157/92 (Art. 2) – status IUCN: NT

 

Classe: AvesImmagine

Ordine: Accipritiformes

Famiglia: Accipritidae

 

Descrizione: rapace distinguibile, come suggerisce il nome, per il suo colore bruno quasi uniforme, con testa e coda più chiare. La coda, molto mobile, quando è chiusa è evidentemente biforcuta e rappresenta una caratteristica distintiva dei nibbi. Non presenta dimorfismo sessuale evidente (maschio e femmina sono simili). Raggiunge lunghezza di 48 – 58 cm e apertura alare di 130 – 155 cm.

 

Ecologia: come suggerisce l’epiteto di specie è un uccello migratore, parte per l’Africa verso settembre e torna per la nidificazione  a marzo. Il Genere deriva anch’esso dal Latino ed era un termine usato per indicare i rapaci diurni.

Frequenta laghi, fiumi e paludi o anche zone aperte in campagna, purché abbiano nelle vicinanze boschi con grandi alberi o pareti rocciose. Le zone umide sono frequentate per la ricerca di cibo, gli alberi e le rocce per la nidificazione.

Di comportamento gregario, lo si può spesso avvistare in piccoli gruppi.

Gli accoppiamenti avvengono tra aprile e giugno. La femmina depone 2 – 3 uova in un nido costruito con rami secchi, dal quale i giovani si involeranno a circa 40 giorni di vita.

Predatore tal volta opportunista, si nutre di piccoli mammiferi, pesci, artropodi e carogne, lo si può vedere in Torbiera, soprattutto nei mesi estivi, volteggiare sopra le vasche in cerca di cibo.

 

Distribuzione: durante il periodo estivo è diffuso in tutta Europa e Asia centrale, per poi svernare in Africa sub – Sahariana e Asia Meridionale. In Italia è un migratore e nidificante comune, con alcuni esemplari stanziali e svernanti in Sicilia.

 

Per informazioni aggiornate sullo stato della popolazione in Riserva consultare la relazione ornitologica del C.T.S. più recente.