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Pesce gatto

Pesce gatto

Ameiurus melas – specie alloctona invasiva

 

Classe: ActinopterygiiImmagine

Ordine: Siluriformes

Famiglia: Ictaluridae

 

Descrizione: la colorazione del dorso è verde – nerastra e si schiarisce sui fianchi fino ad arrivare sul ventre con tonalità bianco – giallastre. La bocca, disposta orizzontalmente, presenta quattro paia di barbigli che donano a questo pesce un olfatto straordinario. La pelle è priva di scaglie ed è ricoperta da un abbondante strato di muco. Caratteristici sono gli aculei, che all’occorrenza usa per muoversi fuori dall’acqua, posizionati sul primo raggio delle pinne laterali e in quella dorsale, con i quali è in grado di provocare ferite molto dolorose.

 

Ecologia e contenimento: la specie, originaria del Nord America, è stata introdotta in Italia agli inizi del ‘900. La sua immissione ha fortemente danneggiato le specie autoctone, in particolare la tinca (Tinca tinca), data la competitività di questo pesce e la mancanza di nemici naturali.

In Riserva negli anni ‘90 aveva raggiunto quasi il 90% della biomassa presente, ma negli ultimi anni ha subito una contrazione della popolazione proporzionale all’aumento del pesce siluro (Silurus glanis).

 

Il suo habitat naturale sono i bassi fondali fangosi con acque stagnanti o molto lente, ricche di vegetazione. Durante il periodo invernale si infossa in buche scavate nel fango riducendo al minimo ogni attività.

Il pesce gatto è un vorace predatore, tal volta opportunista, che si nutre di piccoli pesci vivi o morti, larve di insetti, girini, molluschi e detriti organici di ogni tipo.

È attivo soprattutto di notte o nelle giornate nuvolose.

La riproduzione avviene in tarda primavera quando la femmina, dopo aver pulito dal fango il nido, si lascia corteggiare dal maschio con lo strofinio dei barbigli. Rispetto a molti altri pesci che abbandonano il nido, entrambi i genitori ossigenano le uova fino altre la schiusa, proteggendo gli avanotti appena nati per più di una settimana. Questo comportamento rende la specie fortemente competitiva.

In età giovanile è fortemente gregario, infatti non è difficile vedere “nuvole” nere di avanotti che si muovono insieme in cerca di cibo. Questo comportamento costituisce anche un efficace mezzo di difesa soprattutto nel periodo in cui gli esemplari sono maggiormente vulnerabili. Con l’arrivo dell’età adulta diventa più solitario.