Platanus hybrida (Syn.: P. hispanica) – neofita naturalizzata
Ordine: Proteales
Famiglia: Platanaceae
Descrizione: si tratta di una fanerofita arborea, ovvero una pianta a fusto legnoso e portamento arboreo.
Il platano comune è un albero molto alto fino 30 m, dalla caratteristica corteccia a placche, verde da giovane e bianco – grigiastra a maturità e dalla chioma globosa e allungata.
Ha grandi foglie palmate di 10 – 25 cm di diametro, con cinque lobi acuminati con 1 – 3 dentellature sul bordo, di colore verde lucido.
Fiorisce tra aprile e giugno con dei capolini unisessuali rossi. Il frutto è un achenoso sferoidale formato da numerosi piccoli acheni, dei frutti a guscio coriaceo con parete poco aderente al seme (tipo nocciolo), con un’estremità dotata di un pennacchio formato da lunghi peli sottili che permettono alla struttura di essere trasportata dal vento (disseminazione anemocora).
È una pianta molto longeva che può raggiungere i 500 anni di età.
Ecologia e curiosità: il nome scientifico del Genere deriva da “platýs”, che in Greco antico significa “largo”, per l’estensione della chioma o per l’ampiezza delle foglie.
Il platano comune sembra essere un ibrido spontaneo tra il platano orientale (P. orientalis, originario dei Balcani) e il platano occidentale (P. occidentalis, originario del nord America): nonostante l’epiteto di specie del nome scientifico alternativo indichi la Spagna come primo luogo in cui è stato osservato, è anche conosciuto come platano londinese poiché, secondo alcuni Autori, è stato trovato per la prima volta nei Vauxhall Gardens di Londra nello stesso periodo dell’osservazione spagnola, durante il Diciasettesimo secolo.
Predilige i terreni argillosi e freschi in zone piuttosto umide. In Riserva è molto comune ed è stato utilizzato fin dai primi scavi per segnalare e delimitare i confini dei terreni delle varie proprietà.
È molto utilizzato come pianta per il verde urbano, giardini e come frangivento per la sua grande resistenza a inquinamento, tagli ripetuti, temperature basse e vento. Tuttavia a causa della diffusione del cancro colorato del platano, malattia causata dal fungo ascomicete Ceratocystis platani, a partire degli anni ‘70 del Novecento si è assistito a una diminuzione sia del numero di piante sia dell’utilizzo di queste. Inoltre i peli di cui sono ricoperti i frutti possono causare difficoltà respiratorie a persone con asma, se inalati.
Il legno di colore bruno – rossiccio è utilizzato per lavori di falegnameria, nell’industria della carta e come legna da ardere.