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Tarabuso

Tarabuso

Botaurus stellaris – Specie protetta Direttiva Uccelli (All. I) e Legge 157/92 (Art.2) – status IUCN: EN

 

Classe: AvesImmagine

Ordine: Ciconiiformes

Famiglia: Ardeidae

 

Descrizione: aspetto compatto, collo corto, piumaggio altamente mimetico di colore bruno – giallastro screziato di nero.

Lungo 69 – 81 cm, apertura alare 100 – 130 cm.

 

Ecologia: La sua elusiva presenza viene tradita dal sonoro richiamo, paragonato ad un cupo muggito udibile anche ad un paio di chilometri di distanza.

Durante il giorno sosta immobile tra le canne, assumendo all’occorrenza una caratteristica posizione mimetica, con il collo e il becco puntati verso l’alto come il tarabusino (Ixobrychus minutus).

Nidifica tra marzo e maggio, con una sola covata all’anno di circa cinque uova, deposte su un nido galleggiante costruito dalla femmina.

La dieta comprende pesci, anfibi, insetti acquatici e saltuariamente micromammiferi, rettili e pulcini.

In Riserva capita regolarmente sia durante le migrazioni (febbraio – maggio e agosto – dicembre) sia in pieno inverno, con presenze più ridotte ma regolari dalla metà degli anni ‘80. Frequenta le zone del canneto più fitte e mature e si fa sorprendere più facilmente allo scoperto, quando la superficie delle vasche è ghiacciata.

 

Distribuzione: specie parzialmente sedentaria e migratrice diffusa in Eurasia e Africa meridionale, in Europa è più comune alle medie altitudini. In Italia nidifica in una decina di località (pianura Padana, Umbria e Toscana) con popolazione di 50 – 70 coppie; è piuttosto stabile ma fortemente minacciato dalla distruzione dell’habitat di nidificazione, dall’inquinamento e dal disturbo venatorio.

 

Per informazioni aggiornate sullo stato della popolazione in Riserva consultare la relazione ornitologica del C.T.S. più recente.