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La Riserva Naturale Torbiere del Sebino si trova circondata da bellezze paesaggistiche e culturali ancora poco conosciute al turismo di massa, ma che catturano il visitatore a prima vista.

Franciacorta

La Franciacorta si trova nel cuore della Lombardia, affacciata sulle sponde del Lago d’Iseo, in un’area di circa 200 chilometri quadrati che comprende 19 comuni della Provincia di Brescia. Le sue dolci colline, delimitate ad ovest dal fiume Oglio e a nordest dalle ultime propaggini delle Alpi Retiche, devono le loro antichissime origini ai ghiacciai che, ritirandosi oltre 10.000 anni fa, hanno creato l’anfiteatro all’interno del quale ha preso vita la Franciacorta.

L’origine morenica dona ai terreni di quest’area una straordinaria ricchezza minerale, che unita all’eterogeneità che compone i suoli, costituisce l’elemento distintivo di una viticoltura di qualità, pienamente apprezzabile nelle caratteristiche sensoriali di ogni Franciacorta.

La coltivazione della vite sulle colline della Franciacorta è una costante nella zona ed ha origini remote. Grazie a delle condizioni climatiche molto favorevoli sin dall’epoca romana in quest’area crebbero vigneti.

Per scoprire e conoscere le caratteristiche di una delle bollicine più apprezzate d’Italia visita la pagina del Consorzio Franciacorta https://www.franciacorta.net/it/ nato nel 1990 a Corte Franca con lo scopo di garantire e controllare il rispetto della disciplina di produzione del vino Franciacorta.

Iseo

La cittadina di Iseo, nota località turistica, è raggiungibile a piedi dalla Riserva delle Torbiere lasciando l’auto nel piazzale del Campo Sportivo e dirigendosi verso nord, lungo la strada che parte dalla Trattoria Nonna Nice. Iseo è una località ricca di storia: già in epoca romana era nota per la via consolare che metteva in comunicazione la città di Brixia (Brescia) con la Vallis Camunorim (Val Camonica). Una delle famiglie più potenti fu quella degli Oldofredi che la governò nel XIII secolo e di cui è tuttora presente il grande castello, che oggi ospita la biblioteca comunale, la sala civica e varie associazioni culturali.

Sono presenti alcuni importanti strutture religiose tra le quali la Pieve di Sant’Andrea, sorta su una fondazione di epoca romana; la chiesa della Madonna della neve e la chiesa della Madonna del mercato. La piazza principale del paese è dedicata a Garibaldi e infatti è presente la sua prima statua al mondo in cui è raffigurato senza cavallo.

Montisola

Dalla cittadina di Iseo, così come da Sale Marasino (via più breve) e altre località del lago,  partono i traghetti per Montisola. Si tratta della più grande isola lacustre d’Italia, con i suoi 4,5 Km quadrati ed è situata nel centro del Sebino. Sul suo punto più elevato sorge il santuario della Madonna della Ceriola, raggiungibile a piedi con una bella passeggiata panoramica. Altra bella passeggiata di circa 3 ore è il periplo dell’isola, costeggiando le sponde e passando per vari piccoli insediamenti e porticcioli, dove è possibile ammirare le pannocchie di mais appese ai balconi a seccare o oppure i tipici pesci del lago, sempre posti a seccare su appositi supporti.  Lungo il tragitto si passa anche dal Castello Martinengo, in località Siviano.

Evento imperdibile è la festa dei fiori che si svolge nella località di Carzano ogni 5 anni, per festeggiare la Santa Croce che oltre un secolo e mezzo fa salvò il popolo da una epidemia di peste. La data centrale della festa è il 14 di settembre.

Monastero San Pietro in Lamosa

Fondata su un rialzo roccioso che domina la Riserva, San Pietro è la più antica e l’unica ancora riconoscibile delle fondazioni cluniacensi del Sebino. Il sito è un gioiello di storia, arte e architettura, immerso nella tranquillità della natura.

Eretto attorno al 1100 in un luogo vissuto come sacro e dove già era sorta una piccola chiesetta privata, il complesso appartenne per circa quattro secoli ai monaci cluniacensi dell’abbazia di Cluny. Dal 1535 al 1783 fu dei canonici regolari di San Salvatore di Brescia, che l’ampliarono ulteriormente.

Uno degli spazi più pregiati e suggestivi del monastero è la Sala delle Discipline, in virtù degli affreschi primo- cinquecenteschi che lo rivestono. Fu la sede della Confraternita dei Disciplini, che raccoglieva l’elite sociale della comunità e si caratterizzava per lo spirito di condivisione della Passione di Cristo e della Vergine. In effetti, la sala, agli inizi del Cinquecento, è stata tutta affrescata con scene della Passione di Gesù, e una monumentale Crocifissione occupa l’intera parete di fondo.

La chiesa è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 14:30 alle 17:00 e il sabato e la domenica 9:00 – 12:00 e 14:00 – 18:00:

La sala delle Discipline nel periodo estivo (aprile – ottobre) 10.00/12.00 – 15.00/18.00 mentre nel periodo invernale (novembre – marzo) 10.00/12.00 – 14.00/17.00.

Balota del Coren

Balota del Coren o Corno del Crilì è un masso roccioso che sporge verso il lago d’Iseo, alto 615 metri che, a dispetto della quota bassa, offre dalla sua sommità una veduta a strapiombo veramente unica sul lago d’Iseo e le Torbiere del Sebino.

Per raggiungere la Balota del Coren, si può partire sia dal centro dell’abitato di Provaglio d’Iseo che dalla località Pian delle Viti.

Lasciata l’auto, si prosegue a piedi in salita decisa su Via San Rocco, che dopo poco diventa una mulattiera, così da raggiungere dopo circa venti-trenta minuti la panoramica e affascinante Madonna del Corno, con vista bellissima sulla Franciacorta e le Torbiere del Sebino.

Proseguendo di poco oltre la chiesa su una strada forestale pianeggiante, si raggiunge un bivio che indica verso destra il sentiero CAI 290, con indicazioni per il lontano Golem-Monte Guglielmo. Lo si prende e si ritorna ora a salire in maniera decisa all’interno di un fitto bosco, dapprima attraverso una scalinata in legno poi lungo un sentiero. Dopo circa 30 minuti, dopo un suggestivo boschetto di castagni, si svolta a destra verso la croce e il panorama si apre sia sul lago d’Iseo che sulle Torbiere del Sebino.

Il ritorno è sullo stesso sentiero dell’andata.

Il giro panoramico è percorribile tutto l’anno, incomparabile verso tardo pomeriggio/sera, quando i colori del tramonto trasformano le acque del Lago e delle Torbiere.

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