Come ormai tradizione anche nel corso del 2022 la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, in collaborazione con il Gruppo Iseo Immagine ha organizzato l’ottava edizione del Concorso Fotografico “Franco Bettini” e Memorial “Angelo Danesi”, volto a raccogliere, esporre e premiare tutte quelle opere che possano testimoniare il territorio della Riserva al fine di farne conoscere il valore naturalistico e paesistico. Attraverso il concorso l’Ente vuole promuovere una maggiore attenzione al rispetto delle peculiarità ambientali della Riserva, affinché le persone e le nuove generazioni contribuiscano a tutelarla e valorizzarla. Il tema dell’edizione 2022 è “La Riserva in piccolo” che porterà i concorrenti a scoprire la parte più nascosta che solitamente passa inosservata. Spesso quando si visita la Riserva si ha l’abitudine di focalizzarsi sui paesaggi e sulla ricca avifauna che essa offre, dimenticandoci delle parti più nascoste che celano mondi a sé stanti. L’idea dietro la tematica di quest’anno è quella di dare spazio anche alle componenti naturali meno visibili, ritraendone la loro importanza e il loro ruolo nell’ecosistema. La sfida che lanciamo è quella di evidenziare i dettagli, spesso tralasciati, che mantengono l’equilibrio in questo territorio così fragile e dinamico. Il concorso fotografico “Franco Bettini” partirà da giovedì 2 giugno e sarà possibile inviare le fotografie entro le ore 14.00 di giovedì 27 ottobre 2022. I partecipanti avranno la possibilità di presentare un massimo di 4 fotografie in formato digitale all’indirizzo di posta elettronica info@torbiere.it insieme alla scheda di iscrizione. Per maggiori informazioni sulla competizione vi invitiamo a consultare il regolamento che trovate QUI. Scarica qui la scheda di iscrizione per la partecipazione. Speriamo anche quest’anno di poter ricevere e ammirare le numerose foto dei partecipanti a questa ottava edizione del concorso fotografico “Franco Bettini”.
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La Riserva Naturale Torbiere del Sebino cerca VOLONTARI! “Non chiederti cosa possono fare le altre persone, chiediti cosa puoi fare tu per rendere migliore il tuo territorio” Dedicare il proprio tempo e le proprie energie per la conservazione della natura, la sua preservazione per le generazioni future e contribuire alla creazione di un’esperienza e una fruizione molto più consapevole per i visitatori è il modo per dichiarare che un mondo diverso è possibile. La Riserva e i suoi abitanti necessitano di cure continue, da soli non è semplice, ma insieme tutto è possibile, ed è qui che intervengono i VOLONTARI – risorse necessarie per arricchire i nostri progetti ed obiettivi. La Riserva Naturale Torbiere del Sebino sta diventando sempre più popolare, ma non tutti i visitatori riescono a riconoscere il reale valore naturale che essa offre. Negli ultimi anni gli ingressi sono aumentati esponenzialmente, ma allo stesso tempo sono nate varie problematiche: gestione dei flussi, poca conoscenza delle regole e una mancanza di consapevolezza sul fatto che il sito è innanzitutto casa di varie specie protette e che bisogna entrare in punta di piedi. Nella Riserva sono già operativi, da anni, vari gruppi di volontari che offrono il loro prezioso supporto. Quello che intendiamo fare con questo invito è creare un proprio albo volontari della Riserva, un gruppo di persone che abbiano a cuore l’area protetta e decidano di investire il loro tempo libero insieme a noi. Il personale che opera all’interno della Riserva ha voglia di dare il massimo e cercare di creare insieme a voi un gruppo di lavoro organizzato e strutturato in grado di garantire una cura di dettaglio del territorio della Riserva e valorizzare insieme a voi il nostro bene comune. Presso la Riserva Naturale Torbiere del Sebino puoi trovare tante opportunità, basti pensare alla possibilità di vivere il centro accoglienza visitatori con laboratori per grandi e piccini, impegnarsi in piccole attività di manutenzione degli habitat naturali, collaborare con i tecnici per i monitoraggi naturalistici e tanto altro ancora, ognuno con le sue capacità e la sua esperienza è indispensabile per sostenere piccole e grandi iniziative. Alcune delle principali attività di volontariato presso la Riserva: • Supporto nelle attività di informazione ai visitatori – presso il Centro Visite di Iseo e gli altri ingressi; aggiornamento dei canali social e sito web; • Manutenzione e cura del territorio – lavori di ordinaria manutenzione come la conservazione degli habitat naturali, della vegetazione autoctona, ripristino aree naturalistiche e controllo della cartellonistica; • Partecipazione agli eventi e ai corsi – aiutaci ad organizzare ed animare i nostri eventi; I volontari che presenteranno domanda entro il 18 maggio 2022, prenderanno parte ad una serie di incontri di formazione, programmati tra fine maggio e inizio giugno, al fine di garantire una conoscenza base sulle peculiarità della Riserva. Tutte le indicazione per iscriversi sono indicate nell’avviso di selezione. Scarica qui l’avviso di selezione. Modulo domanda iscrizione.
All’interno della Riserva Naturale Torbiere del Sebino durante il 2021 sono state individuate 412 specie di flora vascolare. Nello specifico sono da ricercare alcune entità floristiche di pregio segnalate rare in Riserva come: Allium angulosum, Carex panicea, Groenlandia densa, Lemna trisulca, Potamogeton cripsus, P. lucens, P natans, Spirodela polyrrhiza, Oplismenus undulatifolius e Spiranthe spiralis. Si segnalano inoltre 31 specie di interesse conservazionistico, secondo le Lista Rossa europea, nazionale e regionale e agli allegati delle direttive CEE 92/43 e 97/62 (Direttiva Habitat), della L.R. 10/2008 “Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea”, della Convenzione di Berna e della Convenzione di Washington. Nel territorio della Riserva sono anche presenti 21 specie alloctone, inserite nella Lista Nera (L.R.10/2008), considerate specie alloctone oggetto di monitoraggio, contenimento o eradicazione. All’interno del territorio della Riserva Naturale sono stati individuati n. 8 habitat elencati nell’Allegato I delle Direttiva 92/43/CEE “Habitat”. In aggiunta sono state descritte n. 7 vegetazioni di interesse conservazionistico attribuite alle categorie Corine Biotopes. Durante un progetto di monitoraggio degli habitat aquatici è stato rilevato la presenza di popolamenti a caroficee potenzialmente ascrivibili l’habitat 3140, di nuova segnalazione per la Riserva; si tratta di comunità di macroalghe storicamente segnalate nelle Lame (Giacomini, 1946), e mai identificate a livello specifico. Scarica qui la relazione completa!
La Riserva, come ogni anno, è stata monitorata durante periodi differenti con l’obiettivo di quantificare le popolazioni nidificanti e svernanti presenti, con un particolare focus sulle specie più tipicamente legate alle zone umide. Le specie nidificanti all’interno della Riserva sono 76 e tra quelle in aumento citiamo: Svasso maggiore (Podiceps cristatus) che, rispetto al 2020 quando si contavano 20 coppie nel 2021 si sono contate 34; Airone guardabuoi (Bubulcus ibis) che rispetto alla stagione riproduttiva precedente (1 coppia riprodotta con successo) quest’anno le copie stimate sono circa 20-25; Fistione turco (Netta rufina) che ha registrato il numero maggiore da quando si è insediato in Riserva; Nibbo bruno (Milvus migrans) la specie è presente con almeno 7 coppie – 2 in più rispetto alla stagione precedente; Nel 2021 è stata accertata per la prima volta la nidificazione di ben quattro nuove specie: Gabbiano reale (Larus michahelis) , Garzetta (Egretta garzetta) , Sgarza ciuffetto (Ardeola ralloides) e Poiana (Buteo buteo). Tale risultato mette in luce come nell’arco di una sola stagione riproduttiva la comunità ornitica nidificante possa andare incontro ad interessanti modifiche. I dati raccolti dall’ornitologo della Riserva Dott. Paolo Trotti, sono stati integrati con le osservazioni di alcuni soci GRA, appassionati birdwatchers e fotografi che, come ogni anno effettuano interessanti osservazioni. Scarica qui la relazione completa!
All’interno della Riserva Naturale tra il mese di novembre 2021 e febbraio 2022 è stato eseguito un intervento di ripristino dell’habitat 7210* “Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davallianae”. Si tratta di una vegetazione palustre di grande interesse naturalistico, caratterizzata dalla presenza dominate del falasco (Cladium mariscus), specie appartenente alla famiglia delle Cyperaceae capace di raggiungere altezze superiori ai 2 metri e tipica dei prati umidi, delle paludi e delle torbiere neutro-basiche. L’habitat è tutelato dalla Direttiva Habitat, redatta dalla Commissione europea allo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali nel territorio europeo. È inoltre considerato come prioritario, cioè a rischio di scomparsa sul territorio. La sua presenza all’interno della Riserva è quindi molto significativa, in quanto costituisce l’unico sito della Lombardia orientale; tuttavia, questo habitat sta subendo una riduzione della superficie occupata, a causa principalmente del peggioramento della qualità delle acque e della competizione con altre specie vegetali come la cannuccia di palude (Phragmites australis) e la felce palustre (Thelypteris palustris). L’intervento si è localizzato in una vasca in fase di interramento a nord-est della Riserva dove l’habitat è presente effettuando, su una superficie di circa 60 m2, un taglio della vegetazione costituita dalla cannuccia e dalla felce palustre e una successiva asportazione di circa 25 cm di sedimento torboso. In seguito, sono state messe a dimora di 150 piantine di falasco provenienti dal vivaio certificato Flora Conservation di Pavia. Si è inoltre provveduto alla semina a partire da materiale raccolto da altre popolazioni di falasco presenti nella Riserva. Il progetto è stato redatto dal botanico Glauco Patera ed è stato realizzato grazie alla proficua collaborazione del personale dell’Ente gestore, le Guardie Ecologiche Volontarie, il gruppo Sebino Carp Team e l’Associazione Amici della Riserva.
Nelle scorse settimane sono stati consegnati due esemplari di tarabuso al CRAS del Parco dell’Adamello. Uno è stato trovato in alta Valle Camonica mentre l’altro a Brescia. Entrambi gli individui erano totalmente denutriti ed estremamente magri, a fatica si reggevano sulle zampe. E’ molto probabile che la siccità che ha interessato il nostro paese in questi mesi, ha reso estremamente difficile per questi animali reperire cibo sufficiente per poter intraprendere la migrazione. Infatti, il tarabuso, è una specie altamente esigente in termini di habitat, poiché predilige la presenza di estesi canneti e aree paludose ove reperire cibo e trascorrere le giornate nel fitto della vegetazione. Il ridotto numero di zone umide presenti in Italia e la siccità di questi mesi, se unita alle elevate esigenze ecologiche della specie, hanno determinato condizioni estremamente difficili per questa specie. L’arrivo al CRAS di due individui di Tarabuso da due zone differenti della provincia nell’arco di 24 ore, è probabilmente un chiaro segnale di quanto i cambiamenti climatici in atto possono impattare su specie così sensibili. Si ricorda che il Tarabuso è inserito nell’All. I della Direttiva Uccelli ed è considerato in Pericolo (EN) nella Lista Rossa Nazionale. Gli animali, dopo le cure del caso sono stati liberati nella R.N. Torbiere del Sebino, tra le aree più idonee per la specie dove è assai probabile che sosteranno per qualche giorno e poi riprenderanno la loro migrazione.
Sono due i motivi principali per i quali il presidente dell’Ente Gestore della Riserva Naturale “Torbiere del Sebino” dispone la chiusura del percorso centrale a partire da venerdì 11 marzo: la salvaguardia dell’avifauna durante il periodo di nidificazione e per la sicurezza dei visitatori che fruiscono del percorso stesso. Si avvicina, come ogni anno, il periodo più delicato per l’avifauna: la nidificazione. La Riserva è Zona di Protezione Speciale e Zona Speciale di Conservazione secondo quanto previsto dalla Rete Europea “Natura2000”, oltre che ad essere zona umida di importanza internazionale secondo la convenzione di Ramsar, questo grazie alla presenza di specie di interesse conservazionistico come ad esempio l’airone rosso, il tarabusino e il falco di palude. Il percorso centrale, che insiste all’interno della Riserva Naturale Orientata, quindi la zona di maggior tutela, è quello che espone maggiormente i visitatori alla vista dell’avifauna che viene dagli stessi disturbata. A fronte dell’aumento esponenziale dei visitatori negli ultimi anni, l’impatto della fruizione rischia di compromettere la prerogativa fondamentale della Riserva: tutelare la nidificazione. La decisione dell’Ente è fortemente motivata anche dalle indicazioni presenti all’interno del Piano di Gestione che prevede la possibilità di interrompere temporaneamente il transito sul percorso centrale durante la fase di nidificazione. Oltre alle motivazioni puramente ecologiche, sono presenti sul percorso centrale diverse criticità in merito alla stabilità e conservazione del percorso stesso. Già negli ultimi anni l’Ente è dovuto intervenire con specifiche manutenzioni straordinarie per garantire la sicurezza dei visitatori che fruiscono del percorso. Questi interventi hanno messo in evidenza alcune criticità non ancora sanate e per le quali si devono mettere in atto indagini approfondite per determinare gli interventi necessari per garantire la completa sicurezza di tutto il percorso. Secondo il presidente dell’Ente, Gianbattista Bosio “la sicurezza dei visitatori che fruiscono le bellezze della Riserva è fondamentale”. Queste motivazioni hanno determinato la scelta, condivisa all’unanimità sia dal Consiglio di Gestione sia dai sindaci dei comuni facenti parte la Comunità della Riserva, di chiudere il percorso centrale finché non sarà terminato il delicato periodo della nidificazione e non saranno svolte indagini approfondite sulla stabilità e la conservazione del percorso.
Si informa che è convocata la Comunità della Riserva Naturale Torbiere del Sebino per il giorno 17 marzo 2022 alle ore 17:30 presso il Centro Accoglienza visitatori di Iseo con il seguente ordine del giorno: Esame ed approvazione schema del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2021 e i relativi allegati; Approvazione della Nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) 2022 – 2024; Esame ed approvazione schema di Bilancio di previsione anno 2022 e pluriennale anno 2023 – 2024, Relazione previsionale e programmatica; Per accedere al Centro Accoglienza sarà necessario essere in possesso del Green Pass.
Hai mai sentito parlare di plogging? Si tratta di un’attività che unisce l’utile al dilettevole: raccogliere rifiuti mentre si è impegnati a fare jogging o altre attività sportive all’aria aperta, con l’obiettivo di dare il buon esempio ad altri cittadini, di curare e custodire l’ambiente. È da queste idee che nasce il 1° Giro d’Italia di plogging, la più lunga corsa ambientale italiana! L’iniziativa è iniziata il 23 gennaio a Pordenone e finirà il 27 novembre a Cagliari! La Riserva, grazie alla collaborazione con il gruppo Plogging Monticelli Brusati, ospiterà il secondo appuntamento dell’ottava tappa. Programma della giornata in linea di massima: Ritrovo alle 8:30 presso il Monastero San Pietro in Lamosa, Provaglio d’Iseo – ritiro sacchi e guanti, voi ricordatevi di portare una pettorina gialla/arancio per essere visibili sul territorio Divisione dei partecipanti in due gruppi: 1°gruppo lungo il percorso sud/nord che si snoda a sinistra del monastero – 5 km circa 2° gruppo lungo il percorso sud/nord che si snoda a destra dal monastero – 2 km circa Il punto di arrivo per entrambi i gruppi è il Centro accoglienza visitatori di Iseo. Per costruire il cambiamento che tutti vorremmo è necessario che ciascuno di noi passi all’azione! Iscriviti all’iniziativa al seguente link https://bit.ly/2Xzo2Kg