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Ninfea bianca

Ninfea bianca

Nymphaea alba – specie protetta (L.R. 10/2008)

 

Classe: MagnoliopsidaImmagine

Ordine: Nymphaeales

Famiglia: Nymphaeaceae

 

Descrizione: si tratta di una idrofita radicante, ovvero una pianta acquatica ancorata al fondale.

Presenta un rizoma carnoso, affondato nel fango, da cui si generano radici e fusti, quest’ultimi lunghi fino 2 m.

Le foglie sono grandi 10 – 30 cm a contorno circolare, galleggianti, con pagina superiore verde e pagina inferiore rossastra, e con picciolo inserito in un’insenatura profonda circa 1/3 della lamina.

I caratteristici fiori galleggianti bianchi o raramente rosei, di 10 – 12 cm di diametro, presentano una ventina di petali con al centro numerosi stami gialli e 4 sepali. Fiorisce tra giugno e settembre e i fiori rimangono aperti solo durante il giorno, aprendosi all’alba e chiudendosi al tramonto.

Il frutto è una bacca coriacea e spugnosa che matura sott’acqua. La disseminazione è affidata alle correnti.

 

Ecologia e curiosità: il nome scientifico deriva dal Greco “nymphas”, “ninfa”, una divinità minore raffigurata come una splendida fanciulla, custode degli ambienti naturali acquatici; “alba” dal Latino significa “bianco”, riferito ovviamente al colore dei fiori.

È una pianta più palustre che acquatica in quanto può sopportare abbassamenti temporanei del livello dell’acqua.

Le ninfee costituiscono e caratterizzano l’ambiente del Lamineto e rappresentano un controverso problema gestionale nella Riserva: da un lato sono molto invadenti, accelerano il fenomeno dell’occlusione delle vasche per l’apporto continuo di materiale vegetale che ogni anno si deposita sul fondale, per cui sarebbe opportuna una loro drastica riduzione. D’altro canto ospitano un incredibile varietà di invertebrati oltre a varie specie di uccelli, tra cui i Rallidi come le gallinelle d’acqua (Gallinula chloropus) e le folaghe (Fulica atra), che riescono a passeggiare sul tappeto galleggiante in equilibrio sulle loro grandi zampe in cerca di cibo. Da ultimo è da sottolineare che le ninfee rappresentano la piattaforma ideale per la costruzione del nido dei mignattini (Chlidonias niger), uccelli appartenenti alla sottofamiglia delle sterne che si spera un giorno possano nidificare anche in Riserva attratti proprio dai suoi ricchi lamineti.

Recentemente il numero di ninfee ha subito una forte contrazione a causa delle nutrie (Myocastor coypus) che si nutrono dei germogli e dei rizomi.