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Nitticora

Nitticora

Nycticorax nycticorax – specie protetta Direttiva Uccelli (All. I) – status IUCN: VU

 

Classe: AvesImmagine

Ordine: Ciconiiformes

Famiglia: Ardeidae

 

Descrizione: la nitticora adulta ha dorso, nuca e vertice neri, fianchi e ali grigi, petto, collo, guance e ventre bianchi. Dalla nuca partono due lunghe piume bianche. Gli occhi sono rossi e il becco nero. Non presenta dimorfismo sessuale evidente (la femmina e il maschio sono simili). I giovani sono marroni, con macchie biancastre e becco giallo.

La lunghezza è di 61 cm e apertura alare di 112 cm.

 

Ecologia: è un uccello piuttosto gregario anche al di fuori del periodo riproduttivo, quindi è facile osservarlo in piccoli gruppi anche in compagnia di altre specie di aironi.

Il nome scientifico “Nycti – corax” significa “Corvo della notte”, in quanto presenta un richiamo simile a quello di un corvo, che è solita emettere in volo nelle ore crepuscolari e notturne.

Durante il giorno è abbastanza facile osservarla appollaiata sui cespugli emergenti dall’acqua.

Frequenta sia le paludi che i bordi dei fiumi. Per la nidificazione predilige arbusti di grosse dimensioni in prossimità di corpi idrici caratterizzati da salici, ma in Torbiera la specie ha eletto a sua dimora i cespugli di falso indaco (Amorpha fruticosa), una pianta esotica che ha lentamente invaso tutti gli specchi d’acqua e che, pur necessitando di un severo controllo della sua espansione, offre riparo a molte specie di uccelli.

Le nitticore sono presenti in Riserva durante tutta la bella stagione. Partono per la migrazione verso la fine di settembre e tornano ai primi di marzo: si radunano per la partenza al crepuscolo e viaggiano di notte, da sole o in gruppi anche abbastanza numerosi.

 

Distribuzione e conservazione: presente in tutto il mondo eccetto l’Oceania, in Europa dopo l’estate passa l’inverno prevalentemente lungo i fiumi dell’Africa tropicale, appena a nord dell’Equatore. In Italia è nidificante, con alcune piccole popolazioni svernanti localizzate. In Italia ha avuto negli ultimi quindici anni un declino dovuto alla perdita di habitat sia di nidificazione e alimentazione che di svernamento, oltre alla competizione con l’airone cenerino per le risorse.

 

Per informazioni aggiornate sullo stato della popolazione in Riserva consultare la relazione ornitologica del C.T.S. più recente.